Buon compleanno, Accademia!

Dieci anni, velocissimi, da quando l’Accademia Valdarnese del Poggio ha riaperto al pubblico dopo un restauro alla struttura che l’accoglie, l’ex convento di San Lodovico, durato dal 2008 al 2014.
L’intervento ha permesso che la struttura si rinnovasse e fosse rivista nelle sue funzionalità. Il patrimonio dell’Accademia, con le migliaia di dischi in vinile, fossili, libri, è stato finalmente sistemato in maniera nuova, accogliente e funzionale.
Da quel 6 dicembre 2014, giorno della riapertura, di cose all’Accademia del Poggio se ne sono fatte davvero tante, soprattutto innovative.

Con spazi notevolmente ampliati, si è potuto allestire una biblioteca moderna e accogliente, aperta al pubblico per studiare, leggere, fare ricerca; sono stati sistemati gli oltre diecimila dischi in vinile che costituiscono l’Audioteca Poggiana e si è iniziato finalmente il lavoro di inventariazione; si è riallestito il Museo con un percorso cronologico e narrativo efficace e chiaro; si è inaugurata una sezione archeologica nuova e un laboratorio di restauro che è diventato in questi anni un punto di riferimento per tutta Italia; si è investito nei servizi educativi con lo scopo fondamentale di stimolare la curiosità e il senso di appartenenza al territorio, nella speranza che i piccoli di oggi siano adulti responsabili domani.
Sono stati dieci anni anche di grande innovazione, guidati dal valore della partecipazione. L’Accademia è facilitata in questo: in quanto associazione è abituata al coinvolgimento dei soci e considera il suo capitale umano inevitabilmente connesso con quello culturale. Ma poi serve anche la passione, competenza, formazione e audacia nell’elaborare proposte nuove e capaci di far crescere una comunità.
E allora sono nate la campagna Piccoli Grandi Amici del Museo, per coinvolgere i minori di 14 nella vita del museo, la buona abitudine di redigere bilanci sociali, la Buona-Notte al Museo, le collaborazioni con le Università, la frequentazione e il riconoscimento del museo nella comunità scientifica nazionale, il PaleoFest. Festival della Preistoria, il Premio Italiano di Paleoarte, i convegni nazionali di storia e di musica, il costante incremento dell’attività editoriale, fino all’inserimento nella tabella ministeriale delle Istituzioni Culturali di rilevanza nazionale. Ma l’elenco potrebbe allungarsi all’infinito.

L’Accademia ha fatto un salto, nella sua gestione, nella sua visione, un salto verso la comunità; si connette al territorio anche attraverso i social e con proposte culturali itineranti in tutti i comuni della vallata. Si è certamente connessa al territorio attraverso la campagna SOS Mammuthus, in occasione dell’ultimo ritrovamento fossile in Valdarno, nel 2017, la cui storia è entrata davvero nelle case di molti, attraverso una campagna di comunicazione che ha toccato radio, testate giornalistiche, internet, e perfino la tv nazionale.
Ma al territorio e al senso di partecipazione, in questi anni si è aggiunta anche una crescente sensibilità verso il benessere, l’accessibilità e l’inclusione. Il diritto all’accesso alla cultura è universalmente riconosciuto. Oggi il Museo e l’Accademia accolgono inserimenti lavorativi, svolgono costantemente attività con centri diurni per disabili, elaborano programmi per minori con disturbo dello spettro autistico, contribuiscono al dialogo interculturale…
Tutto questo e molto altro perché il ruolo di un’istituzione culturale e di un museo è certamente ancora quello di conservare un patrimonio e fare ricerca, ma è sempre di più quello di concorrere alla crescita della società e di ogni singolo cittadino; e proprio quel patrimonio che gestiscono è lo strumento per farlo.
All’Accademia, dunque, auguriamo buon compleanno, ma soprattutto buon proseguimento!

Elena Facchino

Elena Facchino

Direttrice del Museo Paleontologico

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