L’anno scolastico 2024/2025 si è ormai concluso. Per mesi le sale del Museo Paleontologico di Montevarchi si sono riempite di voci, risate e stupore da parte degli studenti che, grazie ai propri insegnanti, hanno potuto conoscere le collezioni fossili, archeologiche e librarie presenti all’interno delle varie sale museali.
Con queste poche righe, cercheremo di mostrarvi un rapido bilancio dell’anno scolastico appena trascorso, ma soprattutto di analizzare alcuni aspetti che sono mutati rispetto agli anni precedenti e che speriamo possano diventare motivo di riflessione.
Diamo i numeri
Per questo anno scolastico appena finito, il Museo ha aperto le sue porte a circa 1500 studenti, per un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.
Il catalogo dell’offerta formativa proposto per l’a.s. 2024-2025, presenta due forme di fruizione del Museo: la modalità in struttura e quella in classe. Scegliere la modalità in struttura permette al Museo di aprire le sue porte a tutti gli studenti e ai lori insegnanti, che desiderano scoprire e conoscere nel concreto la realtà museale con i suoi tesori. Invece, la scelta di proporre la modalità in classe è legata, soprattutto, alle richieste fatte direttamente da parte dei docenti. Molti insegnanti richiedono apertamente professionisti museali nelle proprie classi in modo da poter attenuare le spese economiche legate al trasporto. Questo aspetto mette sempre più in evidenza un punto cruciale su cui tutti i Comuni del Valdarno dovrebbero riflettere: garantire un trasporto pubblico migliore ed efficiente, soprattutto per le scuole. Il 20% del totale delle classi, che hanno prenotato la propria esperienza, ha scelto di svolgere un laboratorio didattico in classe (il 18% in più rispetto all’anno scolastico precedente).
Prevalentemente, comunque, la visita della sezione Paleontologica accompagnata da attività laboratoriali dedicate alla collezione fossile, archeologica e libraria è stata la più richiesta.
L’80% delle presenze è stato costituito dalle classi terze della scuola primaria, che da sempre sono interessate ad approfondire la storia del proprio territorio, in aggiunta a quanto studiato grazie al programma ministeriale. Aumento significativo, rispetto agli anni passati, è stata la presenza di classi della scuola dell’infanzia.
Cosa è cambiato
Tra gli elementi che sono cambiati nel corso del tempo vi sono le tempistiche legate alle prenotazioni. Quest’ultime si sono registrate già a partire dal mese di novembre e si sono concluse nel mese di giugno. La cosa risulta, infatti, insolita per le consuetudini del Museo Paleontologico, in quanto la quasi totalità delle prenotazioni si è sempre registrata da gennaio a maggio. Questa dilazione nel tempo ha permesso non solo di ospitare più classi ma anche di poter gestire nel migliore dei modi esigenze ben precise, come ad esempio utenti con disabilità più o meno grave. Infatti, 5,4% del totale degli studenti ha dichiarato di avere forme di disabilità ai sensi della legge 104/1992 (1% in più rispetto all’anno precedente). In aggiunta a tale dato, si registrano numerosi casi di disturbi dell’apprendimento e di BES (Bisogni Educativi Speciali). Inoltre, altro elemento che è cambiato è stata talvolta la difficoltà nel capire e approfondire le varie tipologie di disabilità dei vari studenti. Elemento indispensabile, alla base del nostro concetto di didattica, è la coprogettazione con gli insegnanti. Affinché si possa creare un’esperienza positiva e di benessere per tutti, è indispensabile conoscere le varie sfaccettature che caratterizzano ogni gruppo classe. Conoscere la tipologia di disabilità non dovrebbe essere vissuta come una forma di violazione alla privacy, ma come il desiderio di rendere l’esperienza museale più inclusiva possibile. Il dialogo ed il confronto posso rendere una “semplice gita”, una vera e propria esperienza di vita. Grazie alla formazione del personale sulle tematiche della disabilità e alle esperienze acquisite grazie a progetti sviluppati negli ultimi anni, il Museo può riadattare le attività, ove necessario, alle caratteristiche della classe, riuscendo così a coinvolgere ogni singolo studente sia nella visita del Museo che nelle attività manuali.
Conclusioni
In conclusione, possiamo dire che è stato un anno più che ottimale e questo ci viene testimoniato non solo dagli insegnanti che ogni anno scelgono tra le attività proposte, ma anche da coloro che ritornano ad ogni ciclo scolastico, i quali dichiarano che il Museo è un punto di riferimento nell’ambito culturale valdarnese e non solo. Perciò, non possiamo che ringraziare ogni singolo insegnante, studente, dirigente scolastico che scegliendoci ci permette di dimostrare non solo il nostro valore culturale, grazie alle collezioni che ospitiamo, ma anche il nostro valore professionale e la nostra continua voglia di miglioramento.
Il nuovo catalogo è già in fase di progettazione: non vediamo l’ora di poter mostrare i nuovi progetti!

Eva Parti
Responsabile Servizi Educativi