Biblioteca con vista sul Valdarno

Un osservatorio sul paesaggio nella sede dell'Accademia del Poggio

La sala grande dell’Accademia è prima di tutto una biblioteca e uno spazio suggestivo per iniziare la visita del Museo Paleontologico. In un ambiente del genere si ha quasi l’impressione che tutto il patrimonio sia custodito nei suoi eleganti scaffali d’epoca. In realtà, fin dalla fondazione, l’Accademia ha sempre avuto un’attenzione speciale per l’ambiente rurale: certamente per il legame con la geologia che spiega l’origine del patrimonio fossile del museo; ma anche per uno spiccato interesse verso il miglioramento dell’agricoltura, chiave per un armonioso sviluppo del territorio già negli intendimenti degli accademici del XIX secolo. Anche le collezioni librarie più antiche dell’Accademia comprendono molti trattati e opere diverse dedicate alla custodia e alla valorizzazione delle risorse agricole, che i fondatori considerarono sempre tra le missioni dell’Accademia. Uno dei testimoni più celebri in questo senso fu il barone Bettino Ricasoli, impegnato a migliorare le tecniche agricole nelle sue vaste tenute valdarnesi. L’agronomo di fiducia del barone Bettino Ricasoli, Luigi Della Fonte, visitò l’Accademia del Poggio e discusse con Pietro Cilembrini, storico animatore del sodalizio accademico, suggerendogli la creazione in Valdarno di una scuola superiore in cui potesse crescere un ceto di figure locali formate a condurre le loro proprietà in maniera più moderna e razionale.

Proprio in virtù di questa tradizione, l’Accademia ha costituito nel tempo il suo “Centro studi e documentazione sul Valdarno superiore”, che anima iniziative e ricerche legate anche all’ambiente rurale, non di rado ospitate nelle ville e nelle aziende agricole del territorio.
Più di recente l’Accademia ha aderito da subito con entusiasmo alla costituzione del Distretto rurale e biologico del Valdarno superiore, nato con l’intento di unire imprenditori, associazioni e amministrazioni locali per promuovere un’agricoltura di qualità e un uso responsabile delle risorse naturali. In occasione di uno degli incontri periodici del Distretto insieme con l’Audit nazionale dei Distretti del cibo, il 18 ottobre scorso l’Accademia ha iniziato il lavoro per la costituzione di un Osservatorio del Paesaggio Rurale del Distretto Rurale e Biologico del Valdarno di Sopra. L’Osservatorio, che avrà sede a Montevarchi presso l’Accademia, nasce come ambito settoriale del Centro studi della Consulta nazionale dei distretti del cibo ed è concepito come “strumento operativo a disposizione di tutti i distretti per integrare la dimensione paesaggistica nelle politiche di sviluppo”.

Le funzioni che l’Osservatorio svolgerà sono di varia natura: raccolta di dati sul campo, elaborazione di rapporti periodici sullo stato del paesaggio rurale, creazione di un Atlante territoriale; allo stesso tempo, una funzione progettuale per l’elaborazione di linee guida e proposte tecniche per l’inserimento paesaggistico degli interventi rurali e per la gestione sostenibile delle risorse naturali e culturali nei territori distrettuali. Entrambe queste funzioni verranno integrate con l’organizzazione di corsi, seminari, laboratori didattici e pubblicazioni per diffondere la cultura del paesaggio, in collaborazione con istituzioni accademiche (Università di Firenze, Università di Siena) e culturali (l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale).
Si può dire così che dalla sala grande dell’Accademia si veda idealmente il paesaggio del Valdarno, perché il lavoro di studio e custodia svolto dalle generazioni passate contribuisce ad un comune impegno degli enti pubblici, delle associazioni e dell’impresa per il paesaggio rurale delle nuove generazioni.

Lorenzo Tanzini

Lorenzo Tanzini

Presidente dell'Accademia Valdarnese del Poggio

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