Tra le attività educative dei musei si contano certamente anche i cosiddetti PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.
L’Accademia del Poggio ha alle spalle una tradizione di circa 15 anni nell’accogliere gli studenti in percorsi di questo tipo. Le prime sperimentazioni si ebbero, infatti, già quando l’istituzione culturale era chiusa al pubblico per il restauro complessivo dal 2008.
Nei locali in cui furono temporaneamente trasferiti le postazioni lavorative e gran parte del patrimonio materiale dell’Accademia, si iniziò ad ospitare anche studenti del Liceo Varchi che dovevano svolgere ore di Alternanza Scuola-Lavoro.
I primi gruppi di studenti furono accolti già nel 2008, impiegati nell’inventariazione di fondi librari appena acquisiti. Da quell’anno, e attraversando la riapertura al pubblico dell’intera struttura nel 2014, una pandemia, passando da cambi di nomenclature (ad es. da Alternanza Scuola-Lavoro a PCTO) le esperienze non si sono mai interrotte.
Nel tempo, alla convenzione con il Liceo di Montevarchi si sono aggiunte quelle con l’ISIS Valdarno, per il settore turistico, con i Licei di San Giovanni Valdarno, per l’indirizzo Linguistico e di Scienze Umane, con il Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo e il Liceo Artistico di Montevarchi.
E nel tempo, sono centinaia gli studenti che hanno potuto, in vari ambiti dell’Accademia, sviluppare quelle competenze trasversali che oggi il PCTO mira a far crescere.
Ma quali sono queste competenze trasversali? Certamente, in qualsiasi contesto si svolga il PCTO (aziende, associazioni, centri sportivi…), l’obiettivo è quello di permettere agli studenti di misurarsi con situazioni di apprendimento diverse da quelle scolastiche; quelli del PCTO sono contesti lavorativi in cui lo studente si inserisce e si trova a lavorare in gruppo, a relazionarsi con persone nuove e diverse da quelle della scuola, a maturare diversi registri linguistici in contesti differenti, a sviluppare la capacità di individuare problemi e soluzioni, ad affrontare le proprie mansioni con responsabilità, a imparare a gestire i tempi. Competenze utili ad affrontare la vita nei suoi diversi aspetti e ad approcciarsi al mondo del lavoro più consapevoli.
Nella lunga storia che lega Accademia a progetti di PCTO, si contano davvero esperienze molto eterogenee: dall’accoglienza e alla sorveglianza attiva dei visitatori al museo, alla traduzione di brochure e apparati didascalici, all’inventariazione e al riordino di materiale della Biblioteca, al monitoraggio dello stato di conservazione di specifici fondi librari, alla ricerca documentaria fino alla realizzazione di mostre di documenti, allo studio del materiale discografico dell’Audioteca per realizzare mostre di dischi, alla predisposizione grafica di kit di visita per bambini, all’affiancamento del personale durante i servizi educativi, alla realizzazione di video clip di narrazione del territorio…
Tutti i progetti hanno sempre avuto una prima fase di formazione e orientamento, sia sulle procedure di sicurezza sia sulle caratteristiche del patrimonio culturale dell’Accademia. Successivamente hanno preso avvio nel concreto i vari percorsi, degli obiettivi specifici.
Tra questa eterogeneità di proposte ed esperienze, se ne segnalano tre in particolare. Le due più recenti, con il Liceo Artistico di Montevarchi, hanno avuto come scopo quello di far lavorare gli studenti sulla elaborazione di materiale promozionale del Museo e dell’Accademia; sono state per questo coinvolte una classe dell’indirizzo di grafica e una classe dell’indirizzo multimediale. Nel primo caso ogni studente della classe ha elaborato un prototipo di nuova brochure del Museo, rinnovandone grafica e contenuti. Ne sono uscite molte proposte, ognuna delle quali frutto della creatività e della personalità del singolo studente. Nel secondo caso gli studenti dell’indirizzo multimediale hanno realizzato un trailer di promozione del Museo accattivante ed efficace, capace di attrarre l’attenzione sulla struttura e promuoverla. Entrambi i progetti sono stati presentati al pubblico durante il PaleoFest. Festival della Preistoria a maggio 2024.
La terza esperienza è invece con il Liceo di Scienze Umane di San Giovanni Valdarno e ha coinvolto uno studente con disturbi dello spettro autistico. Il progetto di PCTO si è legato al settore dei servizi educativi e ha previsto la preparazione di un laboratorio extrascolastico per bambini. Questo è stato possibile grazie alla professionalità del personale interno dell’Accademia, che amplia la possibilità dell’Accademia di accogliere e supportare lo sviluppo di potenzialità diverse, oltre che di garantire a tutti gli stessi diritti.
Grazie a questo ricco bagaglio, possiamo dire che il contributo degli studenti lavoratori non è mai soltanto un affiancamento o un appoggio a quello che viene fatto abitualmente dell’Accademia: è semmai l’occasione per aprire territori inesplorati, iniziative innovative e nuove risposte per un patrimonio antico. Ed è anche, perché no, un modo per veder emergere competenze e vocazioni professionali: chissà che qualcuno dei ragazzi riconosca nella figura del bibliotecario, del restauratore, del manager dei beni culturali la via per il proprio futuro di lavoro.
Possiamo dire, intanto, che in parte ci siamo riusciti, perché tra gli ex studenti di PCTO in Accademia c’è chi poi vi ha svolto il servizio civile, vi ha svolto tirocini formativi, o comunque ci sta tornando in veste diversa…
Elena Facchino
Direttrice del Museo Paleontologico
