Museo e fine scuola

Quanto sono stati belli questi mesi appena trascorsi! Un anno scolastico intero in cui non avere più il terrore dei contagi, in cui vedere gli scuolabus in giro per le strade cittadine, in cui sentire le voci emozionate e le attese trepidanti dei bambini nelle sale dei musei.
Ci piace condividere, con queste poche righe, un primo rapido bilancio dell’anno scolastico appena trascorso.

Diamo i numeri

Dopo tre anni dettati dalle chiusure del Covid-19, possiamo dire che nell’a.s. 2022/2023 ci siamo quasi riallineati alle presenze di quattro anni fa, con circa 1600 studenti dai 3 ai 16 anni, che sono tornati ad apprendere la storia del Valdarno e del mondo dentro il Museo Paleontologico dell’Accademia.

Il catalogo dell’offerta formativa che il museo ha proposto alle scuole ha considerato varie forme di fruizione del Museo: la modalità on line, quella in struttura e quella in classe, per far fronte a qualsiasi esigenza si potesse presentare.

Le classi hanno scelto prevalentemente la visita semplice della sezione Paleontologica o quella accompagnata da attività laboratoriali dedicate alla collezione fossile, alla scrittura, ai libri ed anche alla sezione archeologica.
In ogni caso è stata scelta la presenza nella struttura museale, a chiara ed evidente testimonianza di come ci fosse una grande voglia nel tornare a fare uscite fuori dalle mura scolastiche.
L’85% delle presenze è stato costituito dalle classi terze della scuola primaria, che da sempre sono interessate ad approfondire la storia del proprio territorio, in aggiunta a quanto studiato grazie al programma ministeriale.

Cosa è cambiato

La pandemia ci ha cambiati: ha cambiato le nostre percezioni, le nostre relazioni, le nostre esigenze; ha cambiato il rapporto tra istituzioni; ha modificato i ruoli e ci porta a interrogarci ancora sul ruolo educativo del museo e sul suo rapporto con la scuola.

La pandemia ha cambiato anche i tempi: nel breve e molto concreto bilancio di queste poche righe, ci preme sottolineare come nello scorso anno scolastico si sono registrate prenotazioni di scuole in visita già a partire dal mese di novembre. La cosa risulta infatti insolita per le consuetudini del Museo Paleontologico, in quanto la quasi totalità delle prenotazioni si sono sempre registrate da gennaio a giugno. In questa ondata di prenotazioni si registra probabilmente il desiderio di portare le scuole in uscita quanto prima, come a voler recuperare il tempo perduto. Il prossimo a.s. 2023/2024 vedremo se la programmazione delle scuole ha davvero tempi diversi da prima oppure se è stato l’entusiasmo della riapertura.

Dei circa 1600 studenti in visita, il 4.6% ha dichiarato di avere forme di disabilità ai sensi della legge 104/1992. In aggiunta a tale dato, si registrano numerosi casi i disturbi dell’apprendimento e di BES (Bisogni Educativi Speciali). Anche questo dato è insolito, e porta a diverse riflessioni: l’incremento delle diagnosi, la maggiore e necessaria predisposizione alle segnalazioni da parte del corpo docente, la sensibilità degli educatori museali nel far sì che l’attività al museo sia un momento di benessere per tutti gli studenti.

Grazie, infatti, alla formazione del personale sulle tematiche della disabilità e alle esperienze acquisite grazie a progetti sviluppati negli ultimi anni il Museo ha riadattato le attività, ove necessario, alle caratteristiche della classe e di chi avesse esigenze particolari, riuscendo a coinvolgere ogni singolo studente sia nella visita del museo che nelle attività manuali.

Complessivamente posiamo dire che le attività con le scuole sono riprese in maniera più che incoraggiante, e che invitano il Museo ad aggiornare costantemente il catalogo dell’offerta formativa con progetti rinnovati, tenendo in conto sempre di più il valore del confronto con i docenti e quindi della coprogettazione.

Giorgia Pieralli

Giorgia Pieralli

Educatrice del Settore Educazione del Museo Paleontologico

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