Una finestra sulla Storia

La collezione di immagini d’epoca di Alessandro Signorini nelle sale del Museo

In occasione delle celebrazioni cittadine del settembre 2023, nelle sale del Museo Paleontologico di fronte alla Sala Grande sono esposte per la prima volta alcune delle cartoline d’epoca della collezione di Alessandro Signorini, cultore della memoria storica del territorio valdarnese. La collezione conta oltre 500 pezzi soltanto relativi a Montevarchi, dagli ultimi anni dell’Ottocento al secondo dopoguerra. L’esposizione, realizzata con una scelta selettiva delle immagini intorno ad alcuni ambiti tematici, offre una ricca galleria di istantanee della realtà urbanistica e della vita sociale del centro valdarnese soprattutto all’inizio del Novecento.
Il soggetto più ricorrente, insieme alle vedute della città, sono le sue vie e i suoi monumenti. Le chiese, le porte, le piazze, il Cassero: i luoghi della storia di Montevarchi, ereditati dai secoli passati, rappresentano anche una fonte storica iconografica per comprendere i cambiamenti dello spazio urbano e delle funzioni degli edifici nei diversi contesti: è il caso della Porta Fiorentina, residuo della struttura medievale purtroppo oggi abbattuta e scomparsa, o del Cassero, la struttura fortificata trecentesca con le modifiche apportate fino alla sistemazione attuale, che le immagini d’epoca consentono di documentare con precisione.

Molte immagini della Montevarchi primonovecentesca si riferiscono poi alle attività industriali che fecero la fortuna della città in quel periodo: le filande prima, quindi i cappellifici, in particolare ‘La Familiare’ della Ginestra, di cui la collezione offre moltissime foto delle strutture e delle maestranze al lavoro. Oltre alle immagini del lavoro e degli ambienti industriali, la collezione Signorini comprende una serie di materiali pubblicitari e documenti aziendali di realtà poco conosciute nel Valdarno del Novecento. Tra tutte spiccano le immagini pubblicitarie del bizzarro ‘amaro biblico’, prodotto dalla ditta montevarchina Salomon all’inizio del XX secolo.

Una delle vetrine è dedicata all’affascinante tema dei trasporti urbani. Dal tempo alle carrozze a quello del tram, passando dalla storia della Stazione ferroviaria di Montevarchi, i mezzi di trasporto sono una presenza ricorrente nelle cartoline del Valdarno. A volta compaiono come uno sfondo ‘casuale’ del paesaggio urbano, anche solo nei binari del tram visibili nel fondo stradale di Via Roma: in altri casi sono oggetto di una raffigurazione corale, come nell’immagine, molto rara, dei lavoratori del tram all’altezza del ‘Bivio’, cioè la biforcazione del sistema delle rotaie fuori dall’abitato di Montevarchi verso San Giovanni Valdarno e Terranuova.

O ancora, nelle foto della Stazione nel corso degli anni, sono la testimonianza del crescere di uno spazio urbanistico cruciale per lo sviluppo della città.
Le cartoline testimoniano la storia degli spazi urbani ma anche gli eventi di cui furono teatro: eventi ordinari come la celebrazione del mercato settimanale che animava il centro cittadino, ed eventi straordinari, memorabili, che giustificarono la stampa di immagini per l’occasione: le parate dell’esercito tra il 1904 e il 1906 che attraversarono le vie cittadine, l’inaugurazione di monumenti, le celebrazioni per Petrarca, le adunate del periodo fascista.
Nel primo Novecento un ruolo importante in questi eventi pubblici fu svolto da Isidoro Del Lungo, senatore del Regno e intellettuale di origine montevarchina, che ha lasciato nella biblioteca Poggiana il testo del discorso che pronunciò per il monumento a Umberto I, qui raffigurato in una cartolina d’epoca. In questo caso la testimonianza iconografica si è potuta ricongiungere eccezionalmente con il documento manoscritto che testimonia l’evento. Del Lungo, infatti, fu per alcuni anni alla fine della sua vita Presidente dell’Accademia del Poggio, e in effetti nella collezione esposta si conservano alcune cartoline a lui inviate dal bibliotecario dell’istituzione, Ruggero Berlingozzi. Casi singolari che in questa occasione hanno riunito la collezione privata e la memoria interna dell’Accademia. La collocazione della mostra vuole proprio restituire l’affinità delle cartoline come oggetto di collezione e come fonte storica al patrimonio documentario dell’Accademia: una volta conclusa l’esposizione, le immagini saranno catalogate e messe a disposizione degli utenti e degli studiosi presso la Biblioteca Poggiana.

Lorenzo Tanzini

Lorenzo Tanzini

Presidente dell'Accademia Valdarnese del Poggio

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